
Lars, introverso ai limiti del caso clinico, vive in un garage nella brulla e assonnata provincia del Midwest, un luogo dove le manie e le angosce tendono ad amplificarsi a dismisura. Gli unici contatti, seppur molto deboli, col mondo esterno sono suo fratello Gus e la moglie. Lars aspira alla trasparenza. Casa – lavoro, lavoro – casa, questo il suo iter quotidiano. Sembra però aver trovato una persona speciale, Bianca, da presentare a Gus e consorte. Il benvenuto che i due daranno alla ragazza sarà decisamente titubante, forse perché in realtà si tratta di una Real Doll, una specie di bambola gonfiabile molto costosa, piena di silicone ed acquistabile solo via internet, molto appetita dai fruitori del genere. Lars se ne prenderà cura e la rispetterà in modo maniacale. La amerà come nessun uomo sa fare, costringendo chi gli sta intorno ad accettarla come una di loro.
La commedia viene usata dal regista Craig Gillespie come semplice pretesto per delineare il dramma di un uomo completamente avulso dalla percezione della realtà in cui vive. Di uno al quale il contatto con gli altri provoca un dolore persino fisico.
La scelta di girare in inverno, ritardando anche la lavorazione, si è rivelata azzeccata. Gli alberi spogli e le pianure nebbiose, stile pianura Padana, evidenziati da una fotografia molto fredda, vanno a braccetto con la solitudine dell’esistenza di Lars.
La sceneggiatura è asciutta, quasi ridotta all’osso. Così il regista può sfruttare al massimo l’immenso talento di un ispirato Gosling, sul quale torneremo, per trasmettere la non attitudine del protagonista ad una vita normale. Un personaggio chiuso in una bolla di sapone infrangibile. I tic e la gestualità impacciata dell’attore preparano un ottimo cocktail di dolcezza, imbarazzo e paura.
Il fatto che l’unica persona con cui Lars parli sia proprio Bianca suona come un’assordante richiesta d’aiuto rivolta a chi non aveva forse saputo stargli vicino fino a quel momento.
Un film di una sensibilità davvero superiore alla media, che parla dei sentimenti più puri della vita usando i toni sommessi di un’educata commedia. Che tratta l’amore in un modo spesso infantile, risalendo diretto alla genesi di un istinto puro e senza montature.
Lo stile di Gillespie porta tutto all’essenza. Lars e una ragazza tutta sua è un film che fotografa un soggetto assurdo attraverso il filtro della realtà. Niente è artefatto o arzigogolato, e nemmeno la metamorfosi graduale del protagonista segna un’eccezione dal trend essenzialista di tutta la pellicola. I prolungati silenzi e la quasi assenza di colonna sonora fan sì che a tratti il film scorra un po’ lento, questa sembra però essere una scelta plausibile fatta dal regista nell’ottica di un insieme scarno ma comunicativo.
L’intera cittadina gioverà della presenza di Bianca, come se un oggetto nato per soddisfare le perversioni di qualcuno si trovi invece a colmare un vuoto affettivo nell’immaginario di un’intera comunità annoiata.
Il film va avanti tra scene esilaranti e momenti d’incerta ripetitività di alcuni leit motiv già ben snocciolati in precedenza. La più grande sorpresa è che questo è un pezzo di cinema che sa davvero emozionare. E allora, quando uscirà il 4 Gennaio 2008 nelle sale, non sarà difficile sorprendere qualche vicino asciugarsi le lacrime causate dalla morte di una persona che non è mai stata viva, almeno dal punto di vista biologico.

Si può dire che il 2008 del cinema indipendente nascerà sotto una buona stella se questa commedia drammatica avrà la visibilità che merita. Una pellicola che sa scuotere anche gli animi meno recettivi con il suo linguaggio estremamente semplice e il suo tenero sguardo alla vita e all’amore. Un trend di fare cinema interessante, che mira a commuovere il pubblico senza shockarlo con le solite immagini poco digeribili di malattia e violenza.
VOTO: 71/100
Trailer
2 commenti:
Mi hai convinto su questo film!
Se lo becco ancora in sala me lo vedo al cinema.
Sennò sicuramente lo vedrò in dvd.
E poi Gosling diventa sempre più bravo.
E' una vita che dico che diventerà un grande!
P.S
Così anche tu hai un blog?
Pure pietro...
Mo me lo faccio pure io!
penso che non sarai delusa. è un film sottile, che punge e diverte. spero che il doppiaggio non lo abbia snaturato.
ps. gosling ha un grande futuro, speriamo che non si rovini come ed norton...
Posta un commento