martedì 7 aprile 2009

Recensione: Gli amici del Bar Margherita

Continua l’Odissea nostalgica di Pupi Avati all’interno del suo cinema, di quelle atmosfere che ha vissuto e raccontato anni orsono. “Gli amici del Bar Margherita” è proprio per questo un film che racconta un’Italia che il cineasta bolognese conosce bene, impreziosito da una carrellata di personaggi, perlopiù macchiette, raccontati con umorismo cinico e sardonico.
Il filtro surreale che Avati sceglie genera nello spettatore una sensazione duplice, da un lato lo isola rispetto alle storie che, vista l’insolita attitudine di chi le trama e le vive, si succedono piuttosto rapidamente e con leggerezza, dall’altro mitizza l’epoca in cui il tutto si svolge, obbligando lo spettatore a rimanerne assolutamente affascinato e devoto. Ecco il motivo della riuscita del film di Avati, usciti dalla sala ci si trova di fronte all’irresistibile magnetismo di un periodo in cui tutto era ancora ben delineato, dove quello che facevi era legato indissolubilmente con chi eri e la costruzione della propria immagine aveva una valenza ancora di riconoscimento sociale. Da qui gli inganni, i tradimenti, le truffe, la mistificazione della propria natura che si alternano con intermittenza incalzante, disegnando un’umanità piccola e falsa con rara ispirazione descrittiva dell’autore.
A dispetto di questo buono che “Gli amici del Bar Margherita” evidenzia la pellicola soffre di una disarmonia generale che, alla lunga, tende a sfilacciare l’intero impianto. Le troppe storie che s’incrociano sono evidentemente un limite, si racconta troppo, facendolo male. Per mettere tanta carne al fuoco si perde per strada l’integrità stilistica che il film avrebbe meritato.
A conti fatti Pupi Avati si coccola un film che gli cuce bene addosso, in una versione di sé stesso (per fortuna) meno austera del solito, con un risultato complessivamente godibile, ma che balbetta quando lo si guarda nel complesso, a mente fredda, troppo legato alla natura episodica delle storie che lo compongono.
VOTO 65/100

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