lunedì 2 novembre 2009

La sezione Extra del Festival di Roma presenta "Human comedy in Tokyo"

"Human comedy in Tokyo" è un affresco delicato, con picchi struggenti, sulla situazione femminile della capitale nipponica. Il regista utilizza un registro tipico della cinemtografica orientale, inchiodando il concetto di fondo sui musi lunghi dei protagonisti. Tra momenti bloccati e brevi accelerazioni anche spiritose, Koji Fukada porta per mano lo spettatore attraverso tre episodi tutti collegati tra loro da un dettaglio, l'ultimo dei quali si porrà come momento risolutore delle intere tensioni e ambizioni dei primi due.

La città, perlopiù la sua periferia residenziale, viene percorsa con occhio distratto, raccontata dai dettagli ma anche dal corpo narrativo. Sarà infatti lo specchio delle varie solitudini che vi si muoveranno, come anime che ripetono una danza solitaria anelando lo sguardo e l'interesse altrui.

Ed infatti "Human comedy in Tokyo" vuole prima di tutto raccontare le persone sole che compongono per la maggior parte il tessuto sociale di una megalopoli vorticosa come Tokyo, gli amori non corrisposti, quelli mendaci, le amicizie false e i rapporti di una serata.

L'esperimento coraggiosamente presentato dai bravi selezionatori di Extra è un prodotto dallo scarso appeal commerciale, sia per durata, quasi due ore e mezza, che per cifra stilistica. Un film che difficilmente riuscirà ad essere visto in Italia, e che, pur se visto, accoglierebbe pochi adepti.

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