domenica 16 novembre 2008

Intervista a J.J. Abrams che ha presentato a Roma alcune sequenze in anteprima mondiale dell'atteso Star Trek


Quel geniaccio di J.J. Abrams, dalla cui mente sono scaturite le serie tv Alias, Lost e l’ultimo Fringe che già appassiona fan in tutto il mondo, è arrivato a Roma per presentare in anteprima mondiale il trailer e alcune sequenze del nuovo Star Trek, diretto e prodotto da lui. Torna perciò dietro la macchina da presa dopo il buon risultato di Mission Impossibile III. Un impegno gravoso quello di realizzare un prequel di una serie come Star Trek, che porta in dote uno stuolo di fan davvero impressionante ed intorno al quale si accalca un’attesa davvero incredibile da parte di molti.
E Abrams non era proprio uno di quelli: “Non sono mai stato un fan di Star Trek. Quando lo guardavo non riuscivo a sentirmi coinvolto dalle vicende, non riuscivo a trovare un punto di contatto ed una connessione con i personaggi.

Anche per questo avevo scelto di impegnarmi come produttore e non regista inizialmente. Però man mano che lo script prendeva corpo ed identità ho cominciato ad essere geloso di quello che lo avrebbe diretto, ed allora mi sono proposto per la regia. Oggi come oggi sono un grandissimo fan di Star Trek, forse il più grande, e ho fatto questo film soprattutto per chi, come io prima, ancora non lo è. L’ho fatto per dare vita ad una nuova generazione di appassionati”.
Nel cast sono presenti Chris Pine (Kirk), Zachary Quinto (Spock), Zoe Saldana (Uhura), Eric Bana (Nero) e Wynona Rider (Amanda Greyson).
Le scene che ha presentato alla stampa romana evidenziano un ottimo lavoro fatto intorno ai personaggi e l’utilizzo di falshback e flashforward, marchi di fabbrica anche di Lost e del suo lavoro più in generale. Risate ed azione poi non mancheranno di certo, ed allora il progetto sembra voler portare elementi innovativi in un genere che troppo spesso predilige impegnarsi negli effetti visivi e nella dinamicità dell’azione trascurando i caratteri dei personaggi e la direzione del cast.


Il regista descrive così il lavoro svolto da lui: “I personaggi della storia sono fantastici, davvero, ed il cast con cui ho lavorato è sinceramente eccezionale. L’obiettivo che mi son posto sin da subito è stato quello di dare il giusto peso e controbilanciare la storia ed i personaggi con l’aspetto tecnologico della pellicola. L’elemento che poteva differenziare il mio Star Trek dagli altri progetti del genere era il fatto che portasse lo spettatore ad amare e ad appassionarsi più che alle astronavi a chi c’è dentro”.
Questa mattinata romana insomma ha incuriosito ed ingolosito appassionati e non, non resta che aspettare che l’Enterprise, ed il suo equipaggio soprattutto (Abrams docet), atterrino a maggio 2009 nelle nostre sale cinematografiche.

Tommaso Ranchino

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