mercoledì 28 ottobre 2009

Clooney presenta a Roma il suo ultimo film e la stampa italiana continua il suo becero duello col divo

Clooney non ha un buon rapporto con i giornalisti italiani, questo è ormai evidente. La sua conferenza per presentare l'applauditissimo "Up in the air" è stata scialba e senza mordente, un susseguirisi di domande che poco hanno a che fare con l'ottimo film che l'attore americano ha presentato a Roma e che offre un ampio raggio d'argomenti a disposizione di una stampa che, qui immatura, non lo sa sfruttare.

Immancabile ancora una volta la domanda, anzi l'esortazione a fare outing, riguardo la presunta omosessualità di Mr. Clooney, il quale risponde all'intervistatore: "Lei è una persona davvero simpatica".

Una conferenza insomma che scorre tra l'annuncio di Clooney dei due progetti registici che bollono nel suo pentolone, un film su Guantanamo e una commedia, e le dichiarazioni di circostanza riguardo Violante Placido, con la quale sta lavorando attualmente sul set del prossimo "The American": "Violante è un'attrice fantastica e una donna meravigliosa".

A proposito del film che si gira a Sulmona immancabili, e le definiremmo imperdibili, due parole sull'Aquila: "La città deve ricominciare la propria esistenza, dobbiamo tenerla ancora sotto la luce dei riflettori, per evitare che un tragedia di tali dimensioni cada nel dimenticatoio. E' l'unica cosa che possiamo e dobbiamo fare".

Nella fiera del nonsense ecco il domandone sulla politica, una prode giornalista chiede al bel George le prime cose che farebbe se diventasse per un giorno Presidente del Consiglio dei Ministri: "Ma qui non funziona per caso come in America, dove non puoi diventare Presidente se non sei nato sul suolo dello Stato? Allora il problema non si pone nemmeno". E giustamente non risponde.

Insomma Clooney ce l'ha con la stampa, si è paventato addirittura un ritiro dalle conferenze stampa per la presentazione dei film, altro non sarebbe una semplice conseguenza della scelta già fatta a suo tempo di non rilasciare più interivste tv quando esce un suo nuovo film: "Quando presento un film non rilascio più interviste perchè alla fine non si parla mai del film stesso ma quando ci sono io di mezzo finisce sempre sul gossip".

E' sinceramente deprimente assistere a spettacoli del genere, soprattutto perchè davanti c'è uno come Clooney, uno che di cinema ne sa, uno che anche dietro la macchina dice la sua, uno che si sta ritagliando un suo spazio davvero interessante con ruoli in film (para)indipendenti e che è andato da tempo ben oltre alle smancerie da divo belloccio. Basterebbe capirlo.

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