giovedì 15 ottobre 2009

I photoreporter boicottano Paz Vega e Christopher Lee


Le acque si sono subito agitate nella giornata d'apertura del Festival, e questa volta non sono state nè le star capricciose nè gli organizzatori in cerca di visibilità per la kermesse a smuoverle, bensì i fotografi accreditati alla manifestazione. Un po' mestieranti, un po' artisti hanno mandato a vuoto il primo photocall del Festival, quello di "Triage". La bella iberica Paz Vega, il mostro sacro Christopher Lee e il regista serbo già premio Oscar per "No man's land" Danis Tanovic sono rimasti a bocca asciutta, nessun flash e nessun richiamo casereccio del genere: "Paz facce un soriso" hanno deliziato la mattinata all'Auditorium delle primissime star sbarcate al Festival. Singolare la notizia soprattutto se si tiene conto che nel film in questione i protagonisti sono due fotografi di guerra inviati in Kurdistan, i quali, tenendoci alla larga, non fanno un fine idilliaca. Dalla sua la FPA (Fotoreporter Professionisti Associati) sostiene, e a ragione, che gli spazi dedicati ai fotografi sono inadatti al numero di questi, e perciò le condizioni in cui si lavora sono inaccetabili. Nel comunicato diffuso i fotoreporter sfatano il mito secondo il quale "sarebbe stato lo stesso Renzo Piano a proibire la costruzione per i photocall", registrando la smentita degli architetti del team di Piano.

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