domenica 26 ottobre 2008

III Festival di Roma - Recensione di Aide-toi et le ciel t'aidera


Aide-toi et le ciel t’aidera, aiutati che il cielo t’aiuta letteralmente, è un film low budget ambientato nella periferia francese in cui una donna di colore (Felicite Wouassi) deve barcamenarsi per portare avanti una famiglia numerosa e problematica, il tutto tra morti improvvise e situazioni surreali.
Un’opera piccola e indipendente che s’interroga su tematiche scottanti affidandosi ad un linguaggio e ad una costruzione tipica di generi meno impegnati. L’integrazione, la precarietà, la vecchiaia e la morte vengono addolciti da siparietti surreali ed esilaranti, una delicatezza che devitalizza il nichilismo di fondo comunque presente.
La fotografia della comunità nera appare vivida e plausibile grazie ad una tecnica che spesso si avvicina al taglio documentaristico, Francois Dupeyron, già regista di Monsieur Ibrahim, utilizza inquadrature dal basso e camera a mano per gran parte del film, quel che ne esce sono immagini significative che affascinano per la loro veemenza.


Il centro gravitazionale della storia è la protagonista Sonia, tutto si svolge in base ai rapporti interpersonali che lei intrattiene: con gli anziani per cui lavora, con i figli, con l’amica, con il nuovo amore. La carica scenica della Wouassi è perciò elemento imprescindibile della natura di un progetto del genere in cui molti degli attori si trovano per la primissima volta a relazionarsi con la cinepresa ed in cui il suo personaggio è al contempo struttura e dettaglio dell’impianto narrativo.
Il disagio sociale che viene presentato è attuale e mai pedagogico, e anche il ruolo dell’amore, narrato incantevolmente, assume colori contrastanti dal retrogusto agrodolce.
Il film non si carica l’onere di produrre giudizi di qualsivoglia tipo, l’integrazione della comunità nera viene semplicemente fotografata in maniera realistica, inserendo alcune scene di pura tradizione africana davvero trascinanti.
Anche la descrizione della caldissima estate parigina del 2003, nella quale tantissimi anziani persero la vita, è un semplice sfondo messo lì a ricordare quel che successe.
In sintesi Aide-toi et le ciel t’aidera è un affresco dalle tinte forti, una pellicola lussureggiante che anche grazie alla presenza della musica hip-hop francese nel finale porta con sé tematiche sociali intrinseche al genere della commedia impegnata, qui dotata di rara vitalità.

VOTO 74/100
Tommaso Ranchino

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